prendo spunto da un articolo pubblicato recentemente dal sito "Quale Formaggio"
http://www.qualeformaggio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1262:via-libera-di-bruxelles-al-latte-di-cammella-del-dubai&catid=60:attualita&Itemid=12
Via libera di Bruxelles al latte di cammella del Dubai
La Commissione Europea (Dipartimento per la Salute e la Politica dei Consumatori) ha autorizzato la scorsa settimana l'importazione in Europa del latte di cammella e di alcuni suoi derivati provenienti dall'Emirato di Dubai. L'autorizzazione prevede che i prodotti possano essere venduti sul mercato europeo solo successivamente ai necessari controlli sanitari.
L'apertura dell'Europa a questa realtà è il primo risultato concreto che scaturisce da un negoziato durato quasi cinque anni tra Emirati Arabi ed Unione Europea e che ha incluso una serie di analisi e sopralluoghi nella aziende di confezionamento e trasformazione e negli allevamenti del Paese.
Il latte di cammella ha una quota di grassi inferiore rispetto al latte di vacca ed ha più ferro e magnesio. La Fao stima che la produzione annua di latte di cammella si aggiri attorno ad 1,3milioni di litri, 40mila dei quali provenienti dagli Emirati Arabi Uniti. Il suo uso non è esclusivamente alimentare, essendo venduta una discreta quota nel settore dell'igiene personale, per la produzione di saponi di alta qualità.
16 febbraio 2013
************************************************************
Il mercato europeo rappresenta un enorme potenziale per il latte
di cammella, anche e soprattutto per i suoi derivati.
Nei Paesi arabi è infatti soprannominato '' l'oro bianco del deserto'' !
Non solo yogurt e formaggi, ma anche i più' sofisticati prodotti dolciari ed alimentari:
milk shake, cappuccini e
costose linee di cioccolato.
Da evidenziare il fatto che per ottenere la coagulazione "presamica" e poter produrre formaggio, si deve necessariamente ricorrere ad "enzimi" diversi dal "caglio animale".
Recentemente sono stati immessi sul mercato "enzimi specifici " (ottenuti per fermentazione microbica) che riescono a coagulare in modo ottimale il latte di cammella.
Il potenziale dei consumi del cosiddetto "oro bianco del deserto" , in Europa
e nel mondo, e' altissimo.
La Fao ha stimato il volume del mercato mondiale del
latte di cammella a 10 miliardi di dollari.
Il latte di cammella, pur incontrando
ancora qualche resistenza nel palato e nell'immaginario occidentale ha, dalla sua, diversi vantaggi:
rispetto al latte vaccino vanta
- meno della meta' dei grassi, il 40% di minor
incidenza sul colesterolo,
- tre volte maggiore il contenuto in Vitamina C.
Risulta inoltre ad
alta digeribilità per la fortissima somiglianza con il latte materno
e va bene
per chi soffre di intolleranze al lattosio o ha altre allergie alimentari.
Un gruppo di ricercatori emiratini ha recentemente annunciato
la creazione di un farmaco per il trattamento dei tumori ricavato da una
combinazione di sostanze di latte e urina mentre le proprietà cosmetiche dell'
''oro bianco'' sono un antichissimo segreto delle donne locali.
Una volta
aperti i mercati europei, sostengono alcuni allevatori, non e' escluso che gli
attuali cammelli emiratini, principalmente allevati per le corse , non siano più sufficienti a soddisfare la richiesta
(stimata a dieci volte l'attuale) e si debba ricorrere all'importazione da
altri Paesi della regione per aumentare la riproduzione.
Voi cosa ne pensate?
Alla prossima
Nessun commento:
Posta un commento