sabato 8 febbraio 2025

Formaggi a latte crudo: doveroso approfondimento sugli effettivi rischi di sicurezza alimentare.

E' stato finalmente composto il tavolo tecnico del Governo che deve affrontare e proporre soluzioni contro i rischi derivanti dal consumo di prodotti  alimentari crudi e i formaggi a latte crudo,  rischi provocati da infezioni legate all’Escherichia Coli Stec ; fra le cause di trasmissione dell’infezione c’è appunto quella alimentare, correlata al consumo di carne cruda o poco cotta, soprattutto di origine bovina, latte crudo non pastorizzato e formaggi prodotti con latte crudo e poco stagionati, vegetali e frutta crudi non lavati.

Il tavolo tecnico porterà a misure che non riguarderanno la sola etichettatura dissuasiva, etichettatura che dovrà indurre i consumatori a non somministrarli ai soggetti vulnerabili (bambini, donne incinte, anziani, pazienti immunodepressi).

Al tavolo siederanno funzionari e tecnici del Ministero della Salute, del Ministero dell’Agricoltura, dell’Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e di alcune associazioni di categoria, per individuare un’etichettatura davvero efficace.



Per quanto sia prematuro addentrarsi in un’analisi su tale etichetta, c’è da sperare che facciano in modo che anche i porzionati più piccoli rechino in sé l’avviso. E che, questione ancor più importante – di cui nessuno al momento si è degnato di parlare – si faccia la dovuta distinzione tra formaggi freschi (da vietare/sconsigliare, stabilendo una soglia del rischio per i prodotti con meno di 60 giorni) e  formaggi stagionati .

Fonte: https://www.qualeformaggio.it/italia/28373-progetto-alice-al-tavolo-sul-latte-crudo-i-produttori-sono-nei-nostri-pensieri/

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